Da oggi dieta! E’ una decisione drastica che prima o poi abbiamo preso tutti: donne , uomini, adulti, anziani. E così si smette di mangiare per ottenere una rapida perdita di peso.
Ma purtroppo ai primi risultati incoraggianti seguono grandi delusioni e dopo un periodo di perdita di peso si ingrassa nuovamente. Una delle ragioni per cui ciò accade è che la restrizione calorica rallenta il metabolismo.
Quando facciamo una dieta il corpo percepisce una riduzione della disponibilità di calorie nell’ambiente, e dà la buona risposta: si adatta bruciando di meno, con un rallentamento metabolico che nel tempo, quando non siamo più a dieta, favorisce l’aumento di peso. Questo è necessario e corretto ai fini della sopravvivenza, ed è biologicamente determinato, ovvero, accade senza che ce ne rendiamo conto, eccetto per il notare che l’ago della bilancia, dieta dopo dieta, si sposta sempre più in alto.
Se si pensa alla dieta come, alimenti proibiti (quelli ipercalorici e buoni) e alimenti permessi (generalmente ipocalorici e meno appetibili) iniziamo a mangiare in modo alternato: niente cibi proibiti quando siamo a dieta, solo cibi proibiti a dieta terminata.
Il pensare di non poter mangiare un determinato alimento, infatti, lo rende intensamente desiderabile e irrinunciabile, portandoci a mangiarlo anche quando magari non abbiamo fame, sviluppando così un’alterazione del comportamento alimentare che ci porta nel tempo ad ingrassare.
Gli esseri umani hanno una conoscenza innata del proprio fabbisogno calorico, sappiamo cioè regolare perfettamente l’assunzione di cibo in base alle nostre esigenze, senza che nessuno ce lo abbia insegnato. Questo si vede bene nel bambino, che mangia quando ha fame e smette quando è sazio, che spontaneamente aumenta l’assunzione di cibo in base alla fase di crescita, che se va a una festa e fa una merenda abbondante, poi salta la cena.
Ecco alcuni consigli per ritornare ad un’alimentazione e ad un peso naturale.
Evitiamo i cibi trasformati
Ricchi in additivi, coloranti, conservanti, esaltatori del gusto, vitamine di sintesi, tutta chimica che intossica le nostre centrali energetiche e frena il metabolismo.
Sostituiamo le farine raffinate con quelle integrali e con i cereali in chicchi
In questo modo manterremo più costante la glicemia, avremo meno fame e stimoleremo di meno la produzione di insulina, l’ormone con cui trasformiamo l’eccesso di calorie in grassi.
Nutriamoci di cibi naturali
Frutta, verdura, cereali integrali, legumi, semi, frutta secca oleosa, carni, pesci, uova da animali allevati a brado, buoni oli e buoni grassi.
Diamoci il permesso di mangiare
Se crediamo di non poter mangiare un certo cibo, inneschiamo sentimenti intensi di deprivazione e desiderio incontrollabile di mangiarlo. Quando finalmente cediamo al cibo proibito, sarà con tale intensità da scatenare abbuffate tipo “ultima cena” a cui seguirà un profondo senso di colpa .
Bilanciamo ogni piatto
Inserendo sempre una porzione abbondante di verdure, una media di carboidrati, una piccola porzione di proteine e una di grassi insaturi.
Il grasso è un tessuto protettivo e isolante, serve cioè a proteggerci dallo stress e a non farci sentire le emozioni sottostanti.
Quando siamo sotto stress perché abbiamo dormito male, perché abbiamo un’infiammazione cronica silente scatenata dai cibi a cui siamo intolleranti, perché lavoriamo troppo o perché soffriamo nelle relazioni in famiglia o al lavoro, senza nemmeno accorgercene mangiamo di più, e il grasso che iniziamo ad accumulare ha proprio la funzione di isolarci e proteggerci non solo fisicamente, ma emotivamente e psicologicamente.
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